Nuova giornata di sole, ci rimettiamo in moto lungo le caratteristiche “rue” attraverso le sue abbaglianti piazze per arrivare alle porte del castello Malatesta che anticamente era la fortezza che segnava l’accesso alla città, fu il Papa Paolo III Farnese che impose alla città di restaurare la Fortezza come presidio pontificio, successivamente le truppe transalpine lo trasformarono in caserma e infine, a partire dal 1840, fu trasformato in carcere, oggi è sede di prestigiose mostre d’arte.


Ritorniamo sui nostri passi passeggiando nel cuore storico di Ascoli non per caso detta “la città delle Torri” si racconta che ancora nel 1200 se ne contassero duecento, espressione materiale del potere delle famiglie locali, fu Federico II di Svevia all’atto della conquista cittadina ad ordinarne la distruzione di novantuno in un sol giorno.

La prima piazza che incontriamo è la più assorta ed intellettuale della città Piazza Arringo o dell’Arengo che si apre sopra l’antico percorso della via Salaria, qui sono visibili edifici molto importanti a partire dal Duomo, dedicato al primo vescovo di Ascoli, Sant’Emidio, protettore dai terremotati. Al suo interno sono visibili l’importante cripta dell’XI secolo con le reliquie del patrono ed il famoso Polittico di Crivelli.
Altri edifici di riguardo che caratterizzano il prospetto della piazza sono il Palazzo dell’Episcopio, il Palazzo Roverella, nonché il Palazzo dell’Arengo sede del comune e della Pinacoteca civica che nelle quindici sale espositive mette in mostra importanti opere pittoriche dal XIV al XX secolo oltre a sculture, affreschi, raccolte numismatiche, ceramiche, strumenti musicali e miniature.
Gli artisti più rappresentativi presenti sono tra gli altri Tiziano, Cola dell’Amatrice, Bernardo Strozzi, Giovanni Paolo Pannini e Giuseppe Pelizza da Volpedo





Altro edificio degno di nota visibile in piazza dell’Arengo proprio alla sinistra della cattedrale è il Battistero di San Giovanni, edificio romanico altomedievale ricostruito nel XII secolo. Edificio carico di simbolismi, la sua parte inferiore a pianta quadrata, rappresenta il mondo terreno, la parte mediana ottagonale simboleggia il battesimo, tramite tra il terreno ed il divino, mentre la cupola rappresenta il cielo.



Abbiamo terminato la visita dei luoghi più interessanti e caratteristici di Ascoli, prima di riprendere il nostro mezzo dobbiamo passare per forza dalla centrale Piazza del Popolo e visitare il Museo della Cartiera Papale, purtroppo ci dobbiamo accontentare di ammirare il bel palazzo, realizzato in conci squadrati di travertino, sede della cartiera dall’esterno in quanto attualmente chiuso alle visite e delle belle cascate formate dal torrente Castellano che scorre proprio a fianco dell’edificio.

