Usciamo da Granada verso Ovest per arrivare ad Iznàjar, paese in eccezionale posizione in cima ad una collina che, come una penisola, si protende nelle acque di un bacino artificiale, uno scenario naturale di rara bellezza. Viuzze in forte pendenza raggiungono la parte alta di questo pittoresco borgo, ove sorgono la chiesa parrocchiale e le rovine del castello arabo, che formano un’insieme di pietre color ocra.


Pochi chilometri e siamo ai piedi del picco della Tinosa (1570 m s.l.m.) dove ai suoi piedi si estende la bella Priego de Cordoba .
Capitale del barocco cordovano, raggiunse l’apogeo economico nel XVIII sec. grazie all’industria tessile della seta che produsse un’inatteso splendore artistico e culturale.



Partiamo da Priego de Cordoba che è già sera per arrivare alle 22.30 a Zuheros, questo pittoresco villaggio che si trova in un magnifico sito, abbarbicato sul fianco di una collina di rocce calcaree dominata dall’imponente castello. Al fascino dell’architettura di Zuheros contribuiscono le case dipinte di bianco che si affacciano su strade strette e ripide decorate con fiori multicolori……. e tutto all’intorno una marea di ulivi.


Arrampicatici verso la parte alta del paese attraverso ripide stradine costeggiate da linde casette addobbate da vasi di fiori multicolori si giunge nella piazza principale del paese che ospita le rovine del castello. Una fortezza scavata nella roccia che occupa una posizione spettacolare dalla quale si domina tutta la vallata.

Di fronte al castello è visibile la chiesa de la Nuestra Senora de los Remedios, mentre lo sguardo spazia verso l’orizzonte dall’adiacente “mirador” , aleggia una quiete quasi innaturale, coppie di anziani che parlano a bassavoce sugli scalini delle loro abitazioni.

Contadini che terminato il lavoro nei campi si allontanano lentamente a dorso di mulo verso la loro abitazione.

Fra i monti sopra al paese è visitabile la principale attrazione turistica di Zuheros “la Cuevas de los Murcielagos” la grotta dei pipistrelli, sito naturale di straordinaria bellezza con magnifiche stalattiti e stalagmiti. Al termine della visita pranzo nell’area pic-nic antistante la grotta.


Ancora verso nord in un paesaggio caratterizzato dagli ulivi prima tappa il paese di Baena che ci domina dall’alto dai versanti frastagliati di una collina. Il centro storico della città si trova nella parte alta della collina ed è un insieme scomposto di vie strette e sinuose dalle tradizionali case bianche. Il monumento principale è la chiesa di Santa Maria la Mayor, del XVI sec.


Destinazione Montoro, il paese appare all’improvviso dietro una curva della strada, acciambellata in un meandro del Guadalquivir, attraversato da un ponte aereo del XV sec.

Da vedere Plaza Espana centro monumentale del borgo antico, la chiesa di San Bartolomé, l’Ayuntamento e la casa de Las Chonchas.


